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matite colorate
03/23/2015

Una scuola di Manhattan abolisce i compiti pomeridiani


I compiti fanno più male che bene ha dichiarato la preside Jane Hsu della scuola elementare P.S. 116 di Manhattan. Così gli alunni saranno invitati a trascorrere più tempo con le famiglie, dedicando le ore pomeridiane ad attività ricreative e  scambi con i coetanei. Sulla scia di Alfie Kohn che tempo fa aveva pubblicato «The Homework Mith», un libro contrario ai compiti a casa, la P.S. 116 ha maturato questa decisione dopo aver appurato che molti bambini venivano puniti e costretti a saltare la ricreazione perché non li consegnavano. È stato, quindi, istituito un team di docenti e genitori che a dicembre dello scorso anno ha vagliato l’abolizione dei compiti. “Siamo eccitati – ha scritto la preside alle famiglie – di ridefinire il panorama dello studio a casa. Questo tema ha ricevuto molta attenzione di recente, e gli effetti negativi dei compiti sono stati ben dimostrati”. Tra sostenitori e contrari ai compiti pomeridiani, la preside Hsu tenta la battaglia, convinta che gli effetti negativi di compiti a casa sono stati ben consolidati da studi, causano frustrazione, stanchezza, mancanza di tempo per altre attività, tempo per la famiglia e, purtroppo per molti, la perdita di interesse per l’apprendimento”. Ma la decisione ha sollevato numerosi dubbi e un gruppo di genitori sta pensando di trasferire i propri figli in istituti tradizionali. La questione non è semplice da risolvere, ma come tutto ciò che concerne l’educazione, il dibattito può essere trasferito dal campo dell’opinione a quello della validità scientifica attraverso uno studio che verifichi non solo la capacità strutturale del modello , ma anche e soprattutto i benefici a lungo termine.