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16 Febbraio 2015

Peter Dourmashkin incontra le Avanguardie educative

L'inventore del metodo TEAL per l'apprendimento attivo sarà il prossimo 18 febbraio al "Fermi" di Mantova, scuola capofila del movimento

di Costanza Braccesi

 

Mercoledì 18 febbraio è in programma all’Istituto “Enrico Fermi” di Mantova il seminario “La metodologia didattica in un’aula TEAL”. Sarà presente all’incontro Peter Dourmashkin, professore al MIT – Massachusetts Institute of Technology di Boston e ideatore nel 2003 (insieme a John Winston Belcher e J. David Litster) del metodo TEAL, inizialmente pensato per la didattica della fisica a livello universitario.

Ma cosa significa TEAL? L’acronimo sta per Technology Enhanced Active Learning ovvero “Apprendimento attivo potenziato con le tecnologie”. Il TEAL unisce lezione frontale, simulazioni e attività laboratoriale al computer, per dare vita a un’esperienza di apprendimento “arricchita” e basata sulla collaborazione. Nella classe TEAL, spazi e tecnologie sono strettamente interconnessi: l’aula prevede una dotazione tecnologica minima di base (videoproiettori, device fissi e mobili, accesso a Internet, e così via) da utilizzare in spazi con specifiche caratteristiche (ad esempio di ampiezza e luminosità) e dotati di arredi modulari, facilmente configurabili a seconda delle diverse necessità. L’aula TEAL prevede una postazione centrale per il docente, attorno alla quale sono disposti alcuni tavoli rotondi che ospitano gruppi di studenti con diversi livelli di competenze e di conoscenze, in modo da favorire la collaborazione e l’apprendimento tra pari. Il docente introduce l’argomento della lezione con esercizi, rappresentazioni grafiche e domande, poi ogni gruppo lavora in maniera collaborativa e attiva, anche con l’ausilio di dispositivi tecnologici in grado di raccogliere informazioni e dati.

L’Istituto “Fermi” di Mantova è uno dei fondatori di Avanguardie educative, il movimento di innovazione aperto a tutte le scuole italiane, nato lo scorso novembre dall’iniziativa congiunta dell’Indire e di 22 scuole capofila (nel frattempo gli istituti che hanno aderito al movimento sono già 115). Obiettivo delle Avanguardie, “scardinare” il modello organizzativo e didattico tradizionale della scuola e supportare, anche sfruttando le opportunità offerte dalle tecnologie e dai linguaggi digitali, nuovi modi di insegnare, apprendere, valutare e trasformare gli spazi per l’apprendimento. Dodici sono le idee che si possono adottare nell’ambito delle “Avanguardie”: l’idea adottata dal “Fermi” (insieme ad altre 4 scuole capofila) è, appunto, il TEAL.

Il seminario di mercoledì 18, riservato ai docenti delle quattro scuole capofila dell’Idea TEAL, è un’occasione preziosa per un confronto diretto con l’ideatore del metodo. Dourmashkin approfondirà i contenuti e le potenzialità didattiche della metodologia e spiegherà come è nata e come è stata realizzata al MIT. In programma anche la simulazione di una lezione: Dourmashkin assumerà il ruolo di docente-tutor, i docenti quello degli alunni. Inoltre, sempre in questa giornata, i docenti presenti delineeranno le linee guida dell’Idea TEAL insieme ai ricercatori dell’Indire.

Peter Dourmashkin è stato già protagonista in passato in una delle scuole oggi capofila delle Avanguardie educative: all’ITS “Luca Pacioli” di Crema ha parlato nel 2013 di didattica interattiva e aula 3.0, nell’ambito del progetto dell’Indire “Quando lo spazio insegna” (qui il video).

Per approfondire:

 

(Fotografie di Lorenzo Calistri, Indire)