• it
Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

15 Dicembre 2017

Partecipa entro il 14 gennaio alla consultazione pubblica su Europeana!

La Commissione vuole conoscere la tua opinione sulla piattaforma digitale europea per il patrimonio culturale

di Elena Maddalena

In che modo la cultura in formato digitale può arricchire la tua vita e il tuo lavoro quotidiano? Condividi, accedi o utilizzi materiali online sul patrimonio culturale?

La Commissione lancia una consultazione pubblica per conoscere le opinioni di cittadini e organizzazioni che fruiscono a livello personale o professionale di materiali culturali disponibili online.

Nello specifico la consultazione è finalizzata a conoscere in che modo cittadini, professionisti e organizzazioni utilizzano Europeana, la piattaforma online europea per il patrimonio culturale, che ogni mese è visitata da circa 700.000 utenti. La piattaforma consente di accedere a oltre 53 milioni di elementi tra cui immagini, testo, audio, video e materiale 3D dalle collezioni di oltre 3.700 biblioteche, archivi, musei, gallerie e collezioni audiovisive in tutta Europa. La piattaforma può essere utilizzata da insegnanti, artisti, professionisti che lavorano in istituzioni culturali e settori legati alla creatività, ma anche da chiunque sia alla ricerca di informazioni sulla cultura. Tramite valutazione indipendente, la consultazione aiuterà a comprendere come viene utilizzata Europeana e come può essere migliorata e resa più accessibile a tutti. Ad esempio, non molte persone sanno che la piattaforma fornisce contenuti utili anche ai settori dell’istruzione, della ricerca o della creatività.

I risultati della consultazione contribuiranno a sviluppare ulteriormente le offerte di Europeana e ad aumentare la visibilità e l’utilizzo online del patrimonio culturale europeo. Europeana sarà inoltre strettamente associata all’Anno europeo del Patrimonio Culturale nel 2018.

La consultazione pubblica è disponibile in tutte le lingue dell’UE e si può rispondere fino al 14 gennaio 2018.

 
 

Vai alla consultazione