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9 Febbraio 2018

Progetto DESCI, l’alternanza “europea” che connette scuola, imprese e territorio

di Redazione

L’elevato tasso di disoccupazione giovanile, il livello di abbandono scolastico precoce, la discrepanza tra i profili in uscita dai percorsi formativi e le competenze richieste dal mondo del lavoro rappresentano alcuni tra i più urgenti fenomeni sociali da contrastare per promuovere l’equità sociale e ridare competitività ai sistemi economici europei. In quest’ambito, diventa dunque centrale la capacità dei sistemi formativi di intraprendere percorsi di dialogo e di collaborazione con la realtà culturale, scientifica, aziendale in cui sono immersi.

Il progetto DESCI (Developing and Evaluating Skills for Creativity and Innovation) vuole cogliere nell’alternanza scuola lavoro, e nelle declinazioni che essa assume nei diversi sistemi educativi europei, un’occasione per rafforzare la connessione tra scuola, mondo della ricerca, imprese e territorio. Il progetto è coordinato dall’Istituto di Ricerca sulle Popolazioni e le Politiche Sociali del CNR con il coinvolgimento di altri 8 partner provenienti da enti di ricerca, scuole, università e imprese di Italia, Spagna e Grecia, ed è finanziato nell’ambito del Programma Erasmus+ KA2 scuola.

L’obiettivo è sviluppare, attraverso un processo partecipato di progettazione e sperimentazione, un modello di alternanza scuola lavoro declinabile a livello europeo, che accresca la capacità della scuola di dialogare con il mondo del lavoro e con il territorio, come anche di promuovere negli studenti quelle soft skills necessarie ad accrescerne l’occupabilità e a consentire a ciascuno di agire in modo consapevole nella propria sfera individuale e sociale. Il modello di alternanza sviluppato da DESCI pone dunque la scuola al centro, rendendola uno spazio di costruzione comune di conoscenza aperto al territorio e alla comunità locale, un “incubatore” di innovazione e creatività, in cui gli studenti, inseriti in un ambiente Living Lab (cioè in un ambiente aperto di innovazione, inserito in situazioni di vita reale) e guidati da insegnanti, tutor d’impresa e mondo della ricerca, sviluppano prodotti e servizi innovativi sostenibili socialmente, ecologicamente ed economicamente.

 

 

Toolkit per docenti, per studenti e per la valutazione

Nell’ambito del progetto sono stati realizzati 3 Toolkit (Teacher Toolkit, Student Toolkit e Evaluation Toolkit) che forniscono strumenti, indicazioni metodologiche, esempi e linee guida per supportare le scuole nella progettazione e nella realizzazione di percorsi di alternanza che seguano l’approccio DESCI.

Attraverso un processo di progettazione e implementazione partecipata, tutti e tre i Toolkit vengono:

  • testati sul campo in contesti reali (in Italia, Spagna e Grecia) durante gli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018.
  • sottoposti a un processo continuo di analisi e valutazione da parte delle commissioni consultive nazionali (DESCI National Advisory Board) composte da esperti in ambito di didattica, formazione, valutazione, mondo del lavoro, ricerca e politiche sociali;
  • condivisi con docenti, studenti, ricercatori, comunità, imprese, organizzazioni del terzo settore e decisori pubblici durante gli annuali “eventi moltiplicatori” (Officine sull’Alternanza), che rappresentano un momento di indagine (sulle metodologie), di implementazione (dei Toolkit e degli scenari applicativi) e di disseminazione (costruzione di reti per la diffusione delle pratiche sperimentate). Durante questi eventi, un ampio gruppo di attori sociali viene invitato a individuare punti di forza e di debolezza dei 3 Toolkit e possibili scenari di applicazione del modello DESCI.

 

 

I numeri di DESCI oggi

  • 340 studenti durante la fase di sperimentazione dei Toolkit nelle 3 scuole partner;
  • 3 DESCI National Advisory Board, che coinvolgono permanentemente ricercatori, decisori pubblici, insegnanti e rappresentanti del mondo del lavoro nella riflessione sui percorsi e sugli strumenti elaborati in DESCI;
  • 220 attori sociali/stakeholder durante i primi 4 “eventi moltiplicatori” (Officine sull’Alternanza);

In dettaglio, a oggi sono stati coinvolti nelle attività progettuali 30 scuole, 20 imprese e 12 decisori pubblici, e sono state avviate collaborazioni con enti di ricerca, con reti che operano anche nell’alternanza (ad esempio DicultHer) e con altri progetti Erasmus+.

 

Per approfondire:

 

 

di Adriana Valente
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali, Roma