indireinforma
“OIKOS… la nostra terra-green room: spazio per l’apprendimento multidisciplinare verso una cittadinanza globale”
di Graziella Capodieci, Angela Sia con la collaborazione della Fondazione Acra
Numerosi studi evidenziano quanto l’ambiente, Oikos, sia oggi, per bambini sempre più sedentari, abituati ad esperienze e socialità virtuali, non solo l’origine del benessere quotidiano, ma anche una “ scuola” importantissima. Richard Louy, giornalista americano, parla di un vero e proprio deficit di natura, che ormai condiziona in modo evidente la crescita e la salute psicofisica delle nuove generazioni. Per questo l’Istituto Comprensivo di Settimo Milanese avvia un progetto di respiro internazionale chiamato OIKOS.
Il progetto nasce dall’esigenza di creare un percorso per favorire la sostenibilità e la conoscenza dei sistemi ecologici favorendo diverse esperienze sul tema, con lo scopo di promuovere negli alunni comportamenti orientati al miglioramento della qualità dell’ambiente a partire da quello a loro più vicino: la scuola. Oikos è lo sfondo integratore di una molteplicità di moduli didattici interdisciplinari che ruotano attorno a due luoghi fisici appositamente ideati all’interno della scuola: l’orto didattico e la Green Room.
La sperimentazione inizia durante l’a.s 2014/15, in concomitanza di Expo, con la creazione di un orto didattico, posto nella zona verde del plesso di Settimo Milanese, che negli anni si è sviluppato comprendendo molteplici attività. L’orto e la Green Room sono concepiti come “spazio educativo sfidante e a misura di bambino”, luogo di apprendimento multidisciplinare, che offre a tutti gli alunni la possibilità di fare attività pratiche per promuovere diverse esperienze emotive, di apprendimento e di relazione”. L’apprendimento più efficace avviene attraverso il “fare” il ”vedere”e il “sentire” con l’esperienza diretta. La Green Room è uno spazio interno all’edificio scolastico dotato di tecnologie (microscopi digitali, LIM, serre da idroponica semplificata, acquari, terrari) concepito come ambiente adatto a far sperimentare agli studenti attività, come la semina o la coltura idroponica, difficilmente osservabili nei mesi invernali, ma allo stesso tempo strutturato per poter accogliere attività didattiche non necessariamente attinenti al curricolo scientifico (inglese, arte ed immagine, geografia, tecnologia). Conseguentemente l’intero impianto degli apprendimenti legati alla letto-scrittura o alle abilità di calcolo e all’orientamento è impostato tenendo conto di questi principi essenziali. Si è partiti dalla lettura di storie in cui protagonisti principali erano animali o piante, come Bandiera di Mario Lodi, per passare successivamente ad un’ osservazione dal vivo permettendo agli alunni di annusare, di toccare, di sentire piante ed animali di cui conoscevano solo il nome. Attraverso laboratori interdisciplinari gli studenti sono impegnati in esperienze pratiche e sfide quali la progettazione degli spazi (green room, serra ed orto) e la loro gestione. Le attività proposte hanno come obiettivo quello di facilitare la conoscenza dell’ambiente e la consapevolezza della biodiversità ed ecosostenibilità con un approccio al metodo scientifico, attraverso osservazioni, registrazioni, operazioni di preparazione del terreno e di semina.
La realizzazione del progetto ha ricadute positive sugli apprendimenti. L’orto permette di “imparare facendo”, di stabilire un rapporto reale con gli elementi naturali e ambientali, di sviluppare il prendersi cura e il concetto di biodiversità; lavorare in gruppo per lo svolgimento delle diverse attività favorisce l’inclusività e l’attenzione ai diversi bisogni educativi.