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Cultura, dirette social e sport individuale in nome della solidarietà: domenica 27 settembre, durante la Settimana Europea dello Sport, torna Corri la Vita.
La manifestazione sportiva, uno degli eventi più attesi e partecipati a Firenze, si prepara a festeggiare la sua XVIII edizione con una nuova formula per continuare a promuovere la raccolta fondi destinata a progetti dedicati alla cura e alla prevenzione del tumore al seno.
Quest’anno non ci sarà la tradizionale corsa cittadina lungo percorsi prestabiliti, ma verrà promosso lo sport individuale da svolgere all’aria aperta in compagnia di amici e famigliari, con i testimonial di Corri la Vita che si collegheranno nell’arco della intera giornata con dirette social attraverso i canali ufficiali dell’evento.
L’Agenzia Erasmus+ Indire partecipa all’evento per il secondo anno consecutivo, continuando a sostenere i valori dello sport e della solidarietà.
L’edizione 2020 è stata presentata stamani, 8 luglio, in Palazzo Vecchio: per Indire ha partecipato Lorenza Venturi (Capo Unità Epale), di cui riportiamo l’intervento:
È con sincero piacere che anche quest’anno Erasmus si unisce alla grande famiglia di Corri La Vita per sostenere questa manifestazione che ormai fa parte dell’identità cittadina. E se quella del 2020 sarà un’edizione diversa dal solito, siamo convinti e fiduciosi che la risposta del territorio si farà comunque sentire, forte e decisa.
Anche se non vedremo l’ormai classica fiumana di magliette colorate a tingere i lungarni di rosa, di azzurro, di viola, il cuore della città batterà comunque più forte il 27 settembre, se non per la corsa per i valori della solidarietà, della partecipazione, della voglia di impegnarsi per dare una risposta concreta alle difficoltà che ognuno di noi può incontrare sul cammino di tutti i giorni.
Perché questo è il vero spirito di Corri la Vita, non solo una bella manifestazione di sport, ma anche l’espressione diretta di skills e competenze riconosciute come fondamentali anche a livello europeo: cittadinanza attiva, risoluzione dei problemi, resilienza…
La partecipazione di Erasmus deriva proprio da questa profonda affinità di intenti e di valori, che sono la spinta profonda anche alla mobilità degli studenti e ai tanti progetti in cui si impegnano le scuole, le università, i CPIA, ma anche i tantissimi enti, associazioni, ONG che partecipano al Programma: la voglia di conoscere, la voglia di uscire dal proprio guscio, di confrontarsi, di essere attivi e di cambiare il mondo in positivo, a partire da se stessi.
Lo sport è sempre più protagonista in Erasmus+ Indire, che ha sede a Firenze: dal prossimo anno partirà la nuova programmazione 2021-2027 che lo vedrà potenziato a livello decentrato, con la possibilità per le società sportive, ma anche per tante piccole realtà amatoriali, di partecipare a progetti internazionali e ricevere finanziamenti. L’ultima settimana di settembre è inoltre la Settimana Europea dello Sport, che aiuta milioni di cittadini a scegliere uno stile di vita migliore e più salutare, e questa sarà un’occasione per noi di far conoscere le tante opportunità che Erasmus offre, anche le meno note.
D’altronde Erasmus è il programma che ha offerto a oltre 10 milioni di persone la possibilità di studiare, formarsi e fare un tirocinio all’estero e il suo successo non può che continuare, anche in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo.
Anche Erasmus ha ovviamente dovuto fare i conti con il virus. La nostra Agenzia si è prodigata per offrire sostegno a tutti i ragazzi che si trovavano in un altro Paese, metà dei quali hanno poi scelto di restare, impegnandosi talvolta anche concretamente in loco, come Laura Ceccarelli, studentessa di medicina al V anno che si trovava a Bruxelles e ha scelto di lavorare come volontaria all’Hopital Erasme per il triage. Altri invece sono rientrati in sicurezza e hanno continuato a seguire le lezioni in un’altra lingua a distanza.
La risposta della comunità Erasmus è stata forte e si è fatta sentire anche con l’hashtag creato dalla nostra Agenzia #iorestoErasmus, al quale in tantissimi hanno aderito mandando videomessaggi di tutti i tipi e da tutti i luoghi, anche dalle zone rosse. Anzi, possiamo dire con orgoglio che le scuole che già avevano partecipato a progetti Erasmus o a gemellaggi eTwinning sono quelle che meglio hanno messo in pratica la didattica a distanza, non solo come soluzione emergenziale ma sfruttandone appieno tutte le possibilità. Come Luisa Lenta, docente di una scuola primaria di Codogno, che è finita su tutti i giornali come buona pratica.
Insomma, possiamo dire che Erasmus è avanti in tante cose, e non ultimo nel considerare lo sport un’attività educativa a tutti gli effetti, al pari di tante altre attività informali che dovrebbero avere maggiore riconoscimento, in più con dei valori forti e nobili che derivano da una lunga tradizione”.
Per chi vorrà aiutare il progetto Corri la Vita, ma non potrà parteciparvi di persona, la t-shirt ufficiale verrà recapitata a casa in tutta Italia: sarà sufficiente effettuare una donazione minima di 10 euro direttamente dal sito della manifestazione.
#corrilavitainitalia