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25 Gennaio 2021

Un mondo di nuvole: il libro di racconti degli studenti dell’Elba, di Parma e del Lago di Garda

Il prodotto editoriale di una rete di scuole legate dal filo della scrittura, dell’arte visiva e della musica

di Redazione

[Articolo a cura di Michele Intorcia]

 

Un mondo di nuvole è un progetto editoriale avviato nel 2018 presso l’Istituto Comprensivo “G. Giusti” di Campo nell’Elba (Isola d’Elba). Dopo la pubblicazione dei primi due volumi, “Un mondo di nuvole” e “Un mondo di nuvole. II racconti in quarantena”, anche quest’anno si sta lavorando alla pubblicazione di un terzo volume di racconti, miti, poesie, favole, disegni e, per la prima volta, di narrazioni musicali da inserire in un formato digitale allegato al terzo volume, realizzati, come in tutte le edizioni, in forma inedita e creativa dagli alunni coinvolti dai docenti.
Quest’anno, l’iniziativa editoriale assume la dimensione di una collaborazione nazionale di scuole che vede la partecipazione attiva dell’Istituto Comprensivo “G. Giusti” di Marina di Campo, dell’Istituto Comprensivo “G. Puccini” di Parma, dell’Istituto Comprensivo “S. Pertini” di Portoferraio e dell’Istituto Comprensivo “Valtenesi – Manerba” (Lago di Garda).

«Il lungo progetto – commenta Angela Galli, artista elbana e fondatrice della casa editrice –  ha permesso agli alunni, come ci racconta l’insegnante Michele Intorcia nella prefazione, di poter esplorare le diverse fasi della scrittura, dal flusso di coscienza creativo alla più razionale limatura e perfezionamento formale, la stessa redazione e revisione attraverso l’uso di programmi informatici, ma sono tante altre le considerazioni che emergono sia di carattere strettamente pedagogico sia nell’individuare nei racconti una spontanea tendenza verso generi vicini al Noir che permettono tematiche mitiche. Una sete di mito che pur prendendo in prestito stereotipi dell’immaginario visivo contemporaneo, in cui i ragazzi sono immersi, legato soprattutto a Serial televisivi americani trasmessi dalle nostre emittenti, si trasformano poi in sottostorie personali legate al bisogno spontaneo della psiche di un certo tipo di narrazioni. Credo che il fenomeno osservato attentamente permetta nel suo insieme di formulare ulteriori teorizzazioni.»

Scrittura digitale e Scuole in rete

Durante la didattica in presenza e a distanza, gli strumenti digitali e la Rete hanno costituito e costituiscono tutt’ora un importante mezzo per il consolidamento della scrittura e per la redazione delle pubblicazioni, queste ultime ispirate ai modelli testuali e ai generi letterari inseriti nelle programmazioni didattiche (favola, mito, fiaba, racconto breve, ecc.), formalizzate, infine, secondo le norme editoriali proprie della casa editrice.

Google Meet  è stato un ponte utile per creare legami esterni alla comunità scolastica, come con Manrico Murzi, poeta e scrittore elbano di novant’anni, ultimo allievo di Giuseppe Ungaretti, con il quale alunni e docenti, in collegamento tra l’Elba e Genova, hanno discusso con l’intellettuale di poesia, scrittura ed etica; oppure tra la prima media dell’Istituto “G. Puccini” di Parma della professoressa Isabella de’Lutti e la terza media dell’Istituto “G. Giusti” di Campo nell’Elba, quando tra gli alunni dei due Istituti si discusse della prima pubblicazione di Un mondo di nuvole insieme alla volontà di una esperienza di scambio e di conoscenza sui territori di appartenenza. Con Elena Flauto, sceneggiatrice milanese, invece, si sono tenute delle lezioni a distanza sulla sceneggiatura per un gruppetto di alunni della Secondaria di Campo finalizzato alla conoscenza della sceneggiatura per cortometraggi.

Linguaggi espressivi e il “bambino-artista”

Uno degli argomenti al centro delle discussioni è senza dubbio quello del mito, «una struttura archetipale dell’essere» presente negli elaborati dei ragazzi dalla prima alla seconda pubblicazione del libro, rimaneggiata con gli occhi dei tempi, specialmente dagli alunni delle prime medie, proiettati con pochi filtri verso una ridefinizione nuova della realtà. Il mito è stato poi affiancato, in seconda e in terza media, dal racconto breve nei suoi vari generi e declinazioni. Non va trascurata la favola, che si veste di ambientazioni contemporanee e della morale dei tempi. Qualcun altro, invece, grazie alle libere attività creative promosse in classe e in laboratorio, ha scoperto la poesia nel suo aspetto espressivo più spontaneo e personale. Picasso impiegò una vita per ritornare a dipingere come un bambino. Infatti, secondo il genio spagnolo, ogni bambino è un artista. Il problema è come rimanere un artista una volta che si cresce.

L’idea centrale è, quindi, quella di stimolare il “bambino-artista” attraverso l’allenamento alla scrittura, alla creazione immaginativa, al dialogo tra le arti e i saperi.  Tale pratica è stata stimolata in classe, a casa e in maniera decisiva nel laboratorio informatico, luogo che negli ultimi due anni è diventato centro privilegiato per l’ideazione e la redazione delle composizioni. Scrivere bene significa leggere molti testi ben scritti, come teorizzato da Quintiliano, il grande maestro di scrittura e oratoria del I sec. d.C., il quale distingueva due tipologie di esercizi: quelli di imitazione (in latino, imitatio) e quelli attivi (excercitationes). Senza farci caso, infatti, i testi letti vanno a costituire nella nostra memoria dei modelli di riferimento.

Nella correzione dei testi degli alunni, che in alcuni casi si è tramutata in scrittura a quattro mani tra docenti e ragazzi, realizzando il principio che la conoscenza avviene per imitazione, gli errori grammaticali e ortografici non sono mancati e non mancheranno. Contrariamente al titolo, La situazione è grammatica di Andrea De Benedetti, offre una importante prospettiva di lingua viva, in quanto la possibilità di sbagliare non è infatti soltanto la principale garanzia della nostra libertà, è anche, e soprattutto, il principale indicatore della vitalità di un idioma: «L’errore è la quintessenza della grammatica, perché non è la semplice violazione di una regola, ma è una violazione basata su un’ipotesi alternativa di funzionamento della lingua». Un impulso importante per garantire un’attività di educazione alla scrittura, ripreso in Un mondo di nuvole, è stato sicuramente dato dalla riforma introdotta dal Miur nel 2018, quest’ultima affidata ad un’apposita commissione guidata dal noto professore e linguista Serianni.

La narrazione musicale e l’improvvisazione

Descrivere i testi e i disegni ideati dagli alunni attraverso la musica è il linguaggio finora mancato nelle precedenti edizioni e a cui si sta lavorando per l’uscita di Un mondo di nuvole III. Quest’anno, grazie all’adesione dell’Istituto a indirizzo musicale di Portoferraio e alla disponibilità di diversi docenti, ci si porrà come obiettivo l’ideazione di brani musicali da affiancare ai linguaggi della scrittura e dell’arte visiva.   «L’improvvisazione/composizione – spiega il professore di chitarra, Alessandro Bigio del Pertini – è dare voce alla propria anima, non importa se ciò che viene fuori sia complessa o semplice, l’importante è che rappresenti ciò che sei in quel momento. Noi musicisti colti, e con colto non do un’accezione di importante ma riprendo da ciò che dice l’etnomusicologia e cioè musica colta come musica scritta e non di tradizione orale come la musica popolare, soprattutto dalla prima metà del ‘900 in poi, abbiamo perso l’abitudine di improvvisare, arrangiare o comporre brani, cosa che sino a pochi anni prima era la norma, vedi Bach, Mozart, Chopin e Listz, che erano non solo grandi interpreti e compositori ma anche ottimi improvvisatori. Ai ragazzi delle scuole è molto importante fargli mettere le mani nella composizione/improvvisazione, fin da subito, anche con pochi elementi, magari con le poche note che hanno imparato e stanno cercando di fare in modo più fluido ed elegante. Se facciamo un’analogia fra scrittura letteraria e la musica, possiamo vedere che già dalle elementari i bambini si avvicinano alla scrittura con il dettato, dove devono scrivere ciò che gli viene detto dai maestri ed è quello che ogni musicista colto fa nel momento in cui interpreta un brano scritto sullo spartito, ma alle elementari i bambini affrontano anche i così detti pensierini, che oltre a dover riscrivere parole già usate, devono mettere in azione la loro creatività per poter descrivere una situazione, un sentimento, un’emozione. La stessa cosa avviene anche da un punto di vista musicale, i bambini, ragazzi o adulti che si avvicinano alla composizione/improvvisazione, fanno lo stesso, utilizzano le parole/note che conoscono e le utilizzano per descrivere il loro mondo musicale interiore; facendo questo, i ragazzi riescono ad interiorizzare maggiormente le note studiate».

Lo stimolo creativo come coinvolgimento

L’aspetto emotivo e il coinvolgimento degli alunni nelle pubblicazioni di questi due anni meritano particolare attenzione. L’idea di creare qualcosa che uscisse dalla scuola, divenendo oggetto di interesse di altri (amici, familiari, sconosciuti), è stata una componente molto importante per avvicinare gli studenti alla scrittura e ad una eventuale passione. È stato un lavoro sulle emozioni che ha evidenziato la necessità di una narrativa personale alla quale sono approdati gli studenti e i loro differenti stili di apprendimento. Spesso, durante le ristrette ore destinate alle prove scritte ufficiali, non si è in grado di germinare colorate infiorescenze di parole, periodi e pensieri, non si riesce ad estrapolare il meglio del pensiero; sono quindi necessari tempi dilatati per un libero ragionamento sulla scrittura, fatto di piacere, fatica e pazienza, come un lago che deve uscire con il contagocce.

L’esperienza editoriale e l’autofinanziamento
Un mondo di nuvole è una sorta di piccola manifattura del territorio, una editoria dal basso, che con genitori, ragazzi, amici e docenti coltiva un’idea di convivialità e risorsa culturale per il territorio. Le copie acquistate, infatti, sono state vendute attraverso canali confidenziali, come il passa-parola, oppure venduti in attività e alberghi di proprietà dei genitori: proprio in una delle attività della Costa del Sole fu acquistata una copia della prima edizione dalla docente di Parma: così ha avuto inizio l’attuale collaborazione.

Elbareport e la doppia esperienza editoriale

Con il giornale-online ElbaReport del direttore Sergio Rossi è stata attivata una partnership che ha portato alla pubblicazione online di numerose opere del primo volume di Un mondo di nuvole.

BREVE RASSEGNA STAMPA – Volume I

https://www.intoscana.it/it/articolo/un-mondo-di-nuvole-elba/

http://www.tenews.it/giornale/2019/07/19/un-mondo-di-nuvole-il-libro-scritto-e-pubblicato-dagli-alunni-di-marina-di-campo-79602/

https://www.quinos.it/campo-nell-elba-un-mondo-di-nuvole-degli-alunni-dell-elba.htm?fbclid=IwAR2SGHXyXR_tw0lNPcXLWsRK7fyZgQpdKSQaGve3MEJgaieDkeB6FEpNgi0

 

BREVE RASSEGNA STAMPA – Volume II

http://www.tenews.it/giornale/2020/08/06/pubblicato-un-mondo-di-nuvole-vol-ii-il-libro-di-racconti-degli-studenti-dell-elba-e-di-parma-82974/

https://www.iltelegrafolivorno.it/cronaca/un-mondo-di-nuvole-nei-mesi-del-covid-1.5400165