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30 Settembre 2021

Indire al congresso SIPSE sul lavoro in classe con il patrimonio scolastico

di Francesca Davida Pizzigoni, Irene Zoppi

La prossima settimana, l’Indire parteciperà al II Congresso nazionale organizzato dalla SIPSE – Società Italiana per lo studio del Patrimonio Storico-Educativo dal titolo “Il patrimonio storico-educativo come risorsa per il rinnovamento della didattica scolastica e universitaria: esperienze e prospettive”.

L’evento si terrà in modalità online il 7 e 8 ottobre  ed ospiterà gli interventi che riguardano le Strutture di Ricerca “Valorizzazione del Patrimonio Storico” e “Innovazione metodologica e organizzativa delle scuole piccole“.

Il primo intervento, dal titolo Indagine su una raccolta di elaborati scolastici: oggetto ‘misterioso’ per un laboratorio didattico. Il progetto “Il laboratorio di storia: lo studente come lo storico alla ricerca delle fonti” sarà tenuto da Pamela Giorgi, responsabile della Struttura “Valorizzazione del Patrimonio storico”.
Il progetto, avviato nel 2018, è stato promosso e coordinato dall’Istituto nell’ambito della propria Struttura di ricerca n. 1 “Didattica laboratoriale ed innovazione del curricolo nell’area linguistico-umanistica”, con un team costituito da un gruppo strutturato in verticale di docenti di scuola primaria, secondaria di primo e di secondo grado. L’intervento di Pamela Giorgi nasce dal lavoro congiunto con il Prof. Gianluca Gabrielli, uno dei docenti del gruppo di lavoro, il quale ha analizzato i processi di interazione e le peculiarità dell’esperienza svolta con la sua classe IV  della scuola primaria “Fortuzzi” di Bologna.

Alla premessa metodologica che ha dato avvio al progetto e alla struttura del laboratorio, seguirà la descrizione dell’attività  sviluppata a partire dall’analisi di un documento come “fonte”. Il gruppo ha infatti scelto una fonte d’ambito scolare come documento comune di lavoro, in quanto ricco d’informazioni caratterizzate da diversi livelli di complessità di lettura, grazie al quale è stato possibile osservarne l’approccio parallelo di bambini e bambine di diverse età. Il Laboratorio è andato poi dispiegandosi come una vera indagine cercando, per le diverse fasce di età, di creare percorsi adatti ai diversi background e potenzialità, ma seguendo anche gli stimoli e le suggestioni che si fossero manifestate. Ne è emersa un’esperienza sfaccettata e proficua, non solo riguardo la didattica della storia ma dal carattere interdisciplinare, attenta alla forma e materialità della fonte ma anche aperta al contesto geografico e sociale, a raccordi significativi con l’ambito letterario, e attivando situazioni di problem solving affrontate anche con l’uso degli strumenti informatici.

Il secondo intervento, tenuto da Francesca Davida Pizzigoni, è intitolato Il patrimonio scolastico per rafforzare l’identità e superare l’isolamento ed è il resoconto dell’attività di ricerca, sviluppata in collaborazione tra le Strutture di ricerca INDIRE “Innovazione metodologica e organizzativa delle scuole piccole” e “Valorizzazione del Patrimonio Storico” che si inserisce nell’ambito della ricerca Indire finalizzata ad individuare e promuovere nuove  forme scolaire per le piccole scuole delle aree interne, delle isole e delle aree montane ed è stato avviato nell’a.s. 2019-20 grazie alla collaborazione con   gli istituti comprensivi di Favignana (Trapani) e di Pianello Val Tidone (Piacenza).

Lo studio ha inteso indagare come il patrimonio scolastico possa sostenere il raggiungimento di saperi essenziali e al contempo consolidare  il senso di comunità, valorizzare le peculiarità del proprio territorio, superare l’isolamento  e facilitare i legami  intra e intergenerazionali, su base locale e globale.

Nello specifico le piccole scuole sono state protagoniste di un percorso a distanza e di lavoro cooperativo on line  grazie al quale le due scuole di Favignana e di Pianello Val Tidone hanno lavorato attraverso una progettualità condivisa che richiama la metodologia dell’ambiente di apprendimento allargato, definita nell’ambito della ricerca sulle piccole scuole. Due sono state le direzioni di indagine: il lavoro con il patrimonio scolastico per rinsaldare legami tra scuola e comunità da un lato e, dall’altro lato, per aprire nuove collaborazioni e metodologie di lavoro in classe attraverso il lavoro parallelo con un’altra piccola scuola di un territorio differente.

La sfida è stata l’utilizzo del patrimonio scolastico non come elemento di “educazione al patrimonio” ma come fil rouge, come cuore attorno a cui si sono costruite le unità didattiche disciplinari: matematica, storia, scienze, tecnologia e le altre discipline sono state trattate attraverso il medium del patrimonio storico educativo.

I campi di analisi sono stati plurali: dalle peculiarità dei beni culturali della “piccola scuola”, alle possibilità di lavorare attraverso le nuove tecnologie; fino alle potenzialità del lavoro con il patrimonio in ottica inclusiva, motivazionale, metodologica e valutativa. Le testimonianze dirette delle insegnanti coinvolte, Linda Guardino (IC di Favignana) e Federica Perina (IV Pianello Val Tidone) offriranno un resoconto dettagliato dell’esperienza.

L’evento si svolgerà online su piattaforma Zoom e per partecipare è richiesta l’iscrizione. Una volta registrati, gli utenti riceveranno tutti i dettagli per collegarsi e seguire la conferenza.

 

Programma dell’evento >>

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