La scuola e il suo territorio, un binomio importante, grazie al quale le piccole scuole instaurano una stretta collaborazione, per dare vita a una “casa di comunità. È questo il fil rouge del convegno “Piccole scuole, piccoli comuni: proposte per il futuro” che è iniziato ieri a Belluno e che si è concluso oggi, 16 dicembre.

Circa 140 persone, tra docenti, amministratori locali e personale della scuola, hanno partecipato all’evento organizzato da INDIRE e dall’Università Iuav di Venezia.

Al centro dell’incontro le 830 piccole scuole del Veneto, con i loro 63.732 alunni.

“Nella regione del Veneto – ha spiegato la presidente INDIRE Cristina Grieco – abbiamo una grande quantità di piccole scuole che sono una forte realtà. Per questo è importante favorire la nascita e la collaborazione delle reti territoriali; credo quindi che INDIRE, con l’Università Iuav di Venezia, con l’Ufficio regionale e con la regione Veneto, non possa che continuare a fare da collante, per dare vita a una nuova idea di scuola in grado di avere relazioni sempre più forti con il proprio territorio e di aprirsi alla comunità”.

Durante il convegno sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore all’Istruzione della regione Veneto Elena Dozzan, Oscar De Pellegrin, sindaco di Belluno, Umberto de Col, coordinatore Rete Scuole Montagna Veneta e Massimiliano Salvador, dirigente dell’Ufficio IV Ambito Territoriale di Belluno – USR Veneto.

Per INDIRE sono intervenuti i ricercatori Giuseppina Rita Jose Mangione, Rudi Bartolini e Stefania Chipa. INDIRE dal 2020, insieme al MIM pubblica l’Atlante delle piccole scuole in Italia.

Il convegno è stato curato da Flavia Vaccher, dell’Università Iuav di Venezia, e dalla ricercatrice INDIRE Giuseppina Rita Jose Mangione.