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13 Marzo 2024

Appuntamento con le Avanguardie Educative: il progetto L.E.T.O. del Polo Liceale «Pomponio Leto» di Teggiano

di Redazione

Iniziato come sperimentazione nell’a.s.2020-21, il Progetto L.E.T.O. si è consolidato, nell’arco dei tre anni successivi, quale metodica didattica ed organizzativa del Polo Liceale «Pomponio Leto» di Teggiano, in provincia di Salerno. L’innovazione nasce dalla consapevole necessità di dover rendere gli ambienti di apprendimento e le metodologie educative sempre più conformi alle esigenze formative richieste dai ritmi del presente e dalle prospettive lavorative e culturali del futuro prossimo a venire.

L’acronimo del progetto è in tal senso esplicativo: Learning, Environment, Teaching, Organization. Apprendimento, Ambiente, Insegnamento ed Organizzazione sono parsi, fin dalle prime riflessioni per l’attuazione dell’ampliamento dei percorsi liceali, gli elementi fondamentali per dare vita ad un orizzonte educativo specifico, capace di coniugare discipline, contesto sociale, didattica ed ottimizzazione di ambienti e tempi scolastici.

L’azione mira ad integrare alcune idee di punta del movimento delle “Avanguardie Educative” di INDIRE, per realizzare una specifzica progettazione curricolare, extracurricolare e organizzativa, definendo così la propria intenzionalità educativa: dar vita ad una scuola aperta, inclusiva, accogliente, un laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, ispirato ai principi di partecipazione e educazione alla cittadinanza attiva.

Obiettivo fondamentale del progetto L.E.T.O.  è quello di “ripensare la scuola”, ridefinendone i contorni così da farla percepire come istituzione amica, coinvolgente e motivante. Una scuola che punti al successo formativo di tutte le ragazze e tutti i ragazzi, in base alle loro differenze individuali e che non insista sull’uniformità dell’offerta formativa.

Spazio, Tempo e Sperimentazione metodologico-didattica sono le 3 coordinate intorno alle quali ruotano i processi di innovazione che il Polo Liceale “P.LETO” mette in campo dall’a.s. 20/21 e che oramai sono diventati una realtà.

  1. SPAZIO : Una scuola in movimento. Tale innovazione pedagogico – organizzativa prevede la costruzione di ambienti di apprendimento “tematici”, assegnati ad uno o due docenti della stessa disciplina o per gruppi di discipline, con gli alunni che si muovono di aula in aula mentre gli insegnanti rimangono nello stesso Gli arredi, l’organizzazione spaziale, le strumentazioni presenti nelle aule sono tutti personalizzati in modo da rendere l’insegnamento più funzionale alle caratteristiche della specifica disciplina. Tutto, dunque, parte del luogo fisico che studenti e docenti sono chiamati a vivere ogni giorno: ogni aula è un laboratorio qualificato per le singole discipline di studio, il cui setting è pensato in forza della disciplina che in essa andrà insegnata. In tal modo le studentesse e gli studenti si spostano nelle diverse aule in cui troveranno ad attenderli i loro docenti, che hanno a disposizione nel proprio spazio le strumentazioni che considerano necessarie per l’insegnamento della propria disciplina. Questa modalità di fruizione dei diversi piani dell’edificio offre l’opportunità di vivere l’ambiente scolastico in modo integrale ed il tempo impiegato per lo spostamento da un’aula all’altra risulta rigenerante: cambiare ambiente di apprendimento, infatti, produce un’importante ripresa dell’attenzione e dell’interesse verso le discipline.
  1. TEMPO: Un percorso per ognuno e un traguardo per tutti. La riorganizzazione dell’orario scolastico permette di “ripensare” i curricoli disciplinari per offrire percorsi didattici individualizzati, rivolti a gruppi di studenti provenienti da diverse classi o, anche, da diversi anni di L’orario scolastico è strutturato dalle ore 08:30 alle ore 13:30, con scansione di 50 minuti; le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì. Il residuo orario è recuperato con attività pomeridiane dalle ore 13:45 alle ore 16:45. Tali attività, pensate e programmate dai consigli di classi e dai dipartimenti disciplinari, sono realizzate secondo un preciso calendario in lezioni a “classi chiuse” [recupero/potenziamento/approfondimento disciplinare/u.d.a Ed.Civica] e attività a “classi aperte” [laboratori di lingue straniere, di matematica/fisica/informatica, di lettura, di musica/creazione ed ideazione artistica, di giornalismo, di cineforum, ecc.].
  1. INNOVAZIONE DIDATTICA: La scuola che vorrei. Una scuola di istruzione ed educazione realizzata attraverso “lezioni tradizionali”, ma anche “percorsi personalizzati”, pensati in funzione dei diversi ritmi psicofisici dei ragazzi, dei loro bisogni e dei loro interessi, momenti formativi che travalicano i tradizionali tempi della didattica, svolgendosi durante tutta la giornata e che si appropriano del territorio e delle sue ricchezze, localizzandosi non solo a

Tutti gli insegnamenti aggiuntivi entrano a far parte del percorso di ogni studente e sono inseriti nel “Curriculum dello studente”, che raccoglie tutte le informazioni relative al “profilo dello studente”, alle competenze acquisite, alle esperienze formative anche in ambito di P.C.T.O. e alle attività culturali, artistiche, di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte anche in ambito extrascolastico utili ai fini dell’orientamento e dell’accesso al mondo del lavoro .

I laboratori attivati, denominati “IO creo”, “IO penso”, “IO parlo”, “IO voto” ,“IO conto”, “IO sono” e “IO provo” mettono in evidenza la centralità dello studente che “ricerca”, “crea”, “sperimenta”, “impara” in maniera autonoma e partecipata, divenendo attore principale e motivato nella costruzione del proprio sapere.

Il presente articolo è a cura di Maria D’Alessio, DS del Polo liceale “Leto” di Teggiano, i docenti referenti del progetto sono Roberto Manzolillo e Francesco Cicale.