AESSE - Abitare la scuola - Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica ex Indire logo Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica ex Indire
 

Scuola 'Maria Garagnani', Bologna

ingresso

Un'architettura che abbraccia i bambini attraverso il linguaggio della forma, dei colori e dei materiali.

aula

‘...Occorre saper educare in modo da rimuovere gli ostacoli fisici e animici che si frappongono a quanto di nuovo, grazie ad un ordinamento divino, penetra in ogni epoca nel mondo per mezzo dei bambini; bisogna far sì che i propri allievi vivano in un ambiente in cui il loro spirito possa affrontare la vita in piena libertà ..’ (Rudolf Steiner)

La scuola Waldorf Maria Garagnani di Bologna, ultimata nel 2001, è un’architettura che interpreta alcune indicazioni della pedagogia steineriana traducendole in scelte volumetriche e formali. Il complesso è stato progettato per accogliere complessivamente 200 bambini tra i 3 ed i 14 anni e sarà ultimato per stralci successivi.
Al momento attuale ospita circa 120 allievi: una sezione di scuola primaria dalla prima alla quinta classe, e provvisoriamente, due sezioni di scuola materna ed una di scuola media inferiore. 

vista

Vista del complesso dal lato est con, in bianco, gli ampliamenti previsti. In primo piano l’ingresso


La forma a spirale – di ispirazione organica - l’importanza data al momento dell’ingresso, la centralità dell’aula, la presenza della sala dell’euritmia sono le scelte fondamentali che hanno orientato la progettazione.
Attraverso la forma circolare ‘a patio’ l’edificio riesce a creare una spazio esterno contestualizzato, pur sorgendo nel mezzo di una aperta campagna pianeggiante. L’impianto è semplice, formato dalla successione delle aule - di forma trapezoidale – disposte secondo una curva sottolineata dal corridoio vetrato affacciato sulla corte interna. Su questa orditura spiccano le due emergenze dell’ingresso e della sala dell’euritmia.

ingresso

L’ingresso della scuola è collocato esattamente ad est. In questo punto il tetto, con una soluzione che caratterizza fortemente l’edificio, si abbassa ad altezza d’uomo tramite una punta e si incurva come a voler abbracciare i bambini.

Rispetto ad altre architetture scolastiche gli interni sono fortemente caratterizzati e traducono in forme, colori e materiali i principi della pedagogia steineriana: tutti gli ambienti dove si svolge la vita scolastica sono parte integrante dell’esperienza educativa, non c’è dicotomia tra il contenuto ed il ‘contenitore’ della didattica, ma le due cose sono in profonda unità.
Questa visione - che guarda con la stessa attenzione al messaggio educativo e all’ambiente ed ai materiali attraverso cui passa – ha motivato al massimo sforzo nella cura degli spazi.

aula

Nelle aule sono esposti oggetti naturali e immagini di qualità, stoffe, bambole in lana dalla sagoma appena abbozzata: ogni cosa fa parte dell’esperienza educativa ed è scelta con estrema cura.

I materiali sono di qualità: il legno massello di infissi e arredi apporta un senso di calore e accoglienza, le tinte delle velature danno profondità alle pareti, il cotone delle tende davanti alle ampie finestre diffonde una luce vivace e colorata.

I bambini lavorano soprattutto materiali naturali - cera colorata e stoffa nelle prime classi della scuola elementare, creta dalla terza classe in poi. In tutti gli ambienti le immagini sono scelte con cura – per la maggior parte riproduzioni dalla storia dell’arte.

corridoio

Le porte delle aule sono in legno massello

corte

progetto