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28 Marzo 2019

Presentati i risultati del monitoraggio Indire sui Poli Tecnico Professionali della Toscana

di Patrizia Centi

Il ruolo dei Poli Tecnico Professionali (PTP) nelle prospettive di sviluppo delle politiche educative e formative è stato al centro di convegno che si è svolto a Firenze nella sede della Regione Toscana nei giorni scorsi.

La Regione ha commissionato all’Indire un rapporto di monitoraggio (anno 2017 e primi due mesi del 2018) per fare il punto – attraverso una ricerca qualitativa condotta su centinaia di soggetti aderenti ai 25 Poli toscani – sulle esperienze realizzate fino ad ora, sui loro punti di forza e di debolezza rispetto alle aspettative e alle finalità delle politiche regionali.

I Poli sono nati per garantire una miglior efficienza ed efficacia dell’offerta formativa attraverso l’integrazione delle risorse professionali, logistiche e strumentali di istituti tecnici e professionali, ITS, imprese e agenzie formative, in stretta connessione con le filiere produttive e in un contesto che valorizzi, potenzi e implementi le progettualità dei sistemi locali.

Dal monitoraggio qualitativo, presentato dalla ricercatrice Indire Antonella Zuccaro, è emerso che il 71,7% dei PTP si è impegnato nell’alternanza scuola lavoro attraverso la realizzazione di progetti, di gestione e di diffusione. Il 62,8% ha svolto didattica laboratoriale innovativa, con il supporto di Indire; il 62,7% si è impegnato nel rafforzamento della governance, il 59,7% nell’orientamento e il 34,4% nel duale IeFP (Istruzione e Formazione Professionale).

Infine, per una buona riuscita di un PTP, è emersa come significativa la “Collaborazione tra scuola e impresa” per il 67% dei casi, a seguire la “Relazione scuola-territorio” per il 59%, l’“Organizzazione” per il 52,9% e i “Finanziamenti” per il 51,2%.

 

 

«Dall’analisi delle risposte – ha spiegato Antonella Zuccaro – si evidenzia che la condivisione delle risorse umane e strumentali non è un fenomeno ampiamente diffuso, poco meno della metà degli istituti capofila ha dichiarato di aver operato uno scambio di risorse. Aule, attrezzature e laboratori caratterizzano gli elementi di condivisione». «Emerge l’opportunità – ha concluso Zuccaro – di focalizzare i prossimi obiettivi per lo sviluppo dei PTP su una didattica laboratoriale professionalizzante, l’apprendistato, l’alternanza scuola-lavoro, la formazione dei formatori e una formazione legale-amministrativa».

«Sull’esperienza quinquennale dei Poli – ha sottolineato l’assessore alla Formazione, lavoro ed istruzione della Regione Toscana, Cristina Grieco – come sugli aspetti che ancora necessitano di essere migliorati, la Regione imposterà la nuova programmazione territoriale dell’istruzione e della formazione tecnica superiore, nonché la ridefinizione delle prossime linee di attività degli stessi Ptp”, ha precisato l’assessore regionale”.

Il monitoraggio ha dunque evidenziato la rilevante partecipazione dei venticinque PTP toscani a bandi e avvisi pubblici, nella progettazione, gestione e diffusione di attività di alternanza tra scuola e di lavoro ed apprendistato, nonché nell’attivazione di progetti settoriali legati allo specifico contesto di riferimento e alle filiere dei poli. Inoltre è emerso l’impegno delle imprese nel mettere a disposizione le proprie risorse professionali e strumentali, nonché il contributo delle stesse all’interno dei PTP, nella definizione dei fabbisogni e nella coprogettazione e realizzazione dei percorsi formativi.

 

Scarica il Monitoraggio qualitativo Poli Tecnico Professionali Regione Toscana (dicembre 2018) >>