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7 Marzo 2019

Maker Faire Roma 2019: online la Call for schools!

di Fabiana Bertazzi

Dal 18 al 20 ottobre torna a Roma “Maker Faire“, la fiera interamente dedicata all’innovazione e al “bricolage tecnologico”. Nei locali della Fiera di Roma si riuniranno appassionati, curiosi e inventori per condividere idee e progetti che hanno a che fare con l’artigianato digitale: apparecchiature elettroniche, prototipi di robot, dispositivi per la stampa 3D e, in generale, elaborati ed invenzioni frutto di un progetto creativo.

L’iniziativa, giunta quest’anno alla sua settima edizione, rientra nella rete mondiale di eventi che fanno capo alla Maker Faire della Bay Area di San Francisco, che a partire dal 2006 ha iniziato a diffondersi a livello internazionale e oggi conta centinaia di manifestazioni di questo tipo. In Italia, l’organizzazione è affidata a Innova Camera, azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma.

Maker Faire Roma è aperta a tutti: studenti, insegnanti, università e semplici appassionati desiderosi di convidere con il pubblico il proprio progetto.

Le scuole secondarie di secondo grado di tutti i Paesi europei hanno tempo fino al 24 giugno per candidarsi: una giuria di esperti selezionerà i progetti più innovativi, cui verrà dedicato un apposito spazio espositivo nei tre giorni della manifestazione. Ciascuna scuola può presentare una o più proposte attraverso un modulo online la cui compilazione spetta a un docente referente o al dirigente scolastico. I temi principali cui fare riferimento sono: Robotica, IoT&Elettronica, Industria 4.0, Manifattura digitale, Intelligenza Artificiale, Big Data, Mobilità intelligente&Droni, Economia Circolare, Agricoltura  4.0, Aerospazio e Education. Per gli istituti selezionati attraverso la Call for Schools, la partecipazione a MFR19 vale come attività riconosciuta nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

 

 

Questa fiera apre un’interessante finestra sul mondo dei “Maker” e consente alle scuole di avvicinarsi agli “artigiani 2.0”, i nuovi inventori il cui metodo di lavoro si è rivelato efficace anche quando applicato nella didattica, come emerge dalla ricerca Indire. Gli studenti che hanno la possibilità di mettersi alla prova in un Fablab o di utilizzare dispositivi tecnologici come ad esempio la stampante 3D sviluppano competenze logico-matematiche, scientifiche, linguistiche e rafforzano le cosiddette soft-skills imparando a lavorare in gruppo, a pianificare le azioni in vista di un obiettivo e ad affrontare le difficoltà con un atteggiamento proattivo.

 

 

>> CANDIDATI ALLA MAKER FAIRE ROMA 2019 #MFR19