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4 Settembre 2023

Il mondo al centro dell’educazione. Pubblicata la traduzione del volume del professor Biesta

di Alessandra Anichini, Laura Parigi

Gert Biesta, Il mondo al centro dell’educazione. Una visione per il presente, Tab Edizioni, Roma 2023, il volume appartiene alla collana Differentia diretta da Alessandra Anichini e Pamela Giorgi

Il libro «Il mondo al centro dell’educazione» è la traduzione di un volume di Gert Biesta dal titolo «World-Centered Education. A view for the Present», pubblicato da Routlege nel 2022. Il volume, uscito agli inizi di settembre è curato dalle ricercatrici INDIRE Alessandra Anichini e Laura Parigi.
La pubblicazione rappresenta una sorta di sintesi di molti dei temi trattati da un autore “fuori dal coro”, che propone un’originale visione dell’educazione e che è al centro di un ampio dibattito pedagogico anche nel nostro Paese. Gert Biesta, fisico di formazione ma filosofo dell’educazione da molti anni, è professore di Public Education presso il Centre for Public Education and Pedagogy dell’Università di Maynooth, in Irlanda e professore di Educational Theory and Pedagogy all’Università di Edimburgo; si occupa di educazione da molti anni e lo ha fatto anche come consulente del governo olandese. Negli ultimi anni Gert Biesta è stato ospite dell’Istituto in due diverse occasioni: la prima volta durante l’edizione 2018 di Didacta come keynote speaker del Convegno “The beautiful risk of innovation”, in cui si discusse delle insidie di un’interpretazione semplicistica del concetto di innovazione; la seconda volta, in occasione della conferenza organizzata da IUL e IARTEM (l’Associazione internazionale per lo studio dei libri di testo) in cui si trattò il complesso tema dei libri di testo e dei media digitali nella scuola. In questa occasione Biesta anticipò alcuni dei concetti contenuti nel volume, presentando la sua visione di scuola.
Nei sette capitoli di questo interessante e denso volume, l’autore esplora un’accezione “esistenziale” dell’educazione intesa come formazione del soggetto, nelle sue dimensioni individuali, culturali e sociali. Sottolinea l’importanza dell’insegnamento come atto chiave per la crescita di ogni individuo, un insegnamento inteso non come pura trasmissione di concetti e conoscenze, ma come atto intenzionale volto ad orientare lo sguardo degli studenti sulla realtà, sul mondo nella sua interezza affinché la loro attenzione sia catturata dagli eventi e dalle richieste che il mondo stesso pone ad ognuno.
Il primo capitolo si interroga sulla funzione dell’educazione ponendo questioni ampie che consentono di riflettere sul rapporto tra istruzione, educazione e formazione; il secondo indaga la relazione che la scuola stabilisce con la società, un rapporto che ribalta in sostanza una sorta di sudditanza dichiarata: importante, per Biesta, non è chiedersi quale scuola sia funzionale alla società, ma, viceversa, quale tipo di società sia richiesto da una scuola che rappresenta uno spazio e un tempo dedicato alla crescita autentica dei cittadini, liberati dalle manipolazioni persuasorie e spronati a costruire la propria soggettività. Il terzo capitolo espone un interessante paradosso mostrando le vicende di Rosa Parks e di Adolf Eichman come emblematiche di due diversi modi di intendere l’apprendimento e l’obbedienza. Nei capitoli seguenti sono prese in esame alcune teorie filosofiche contemporanee che possono aiutarci a capire l’insegnamento come un dono offerto ai nostri studenti. In questa rivalutazione dell’atto di “insegnare” sta quella che molti autori hanno considerato una sorta di ambivalenza del pensiero di questo autore. Un’ambivalenza apparente, che questo volume risolve riconducendo l’attenzione non su un’educazione centrata sullo studente e neppure sul docente, quanto piuttosto sul mondo come oggetto costante di studio e interesse.

 

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