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6 Dicembre 2023

Istruzione superiore, i numeri della partecipazione italiana a Erasmus+

Sempre più studenti del nostro Paese scelgono le attività di mobilità e cooperazione E+

di Luisella Silvestri

In questi giorni di impegno dell’Agenzia nazionale per l’Infoday nazionale Erasmus+ dedicato agli Istituti di istruzione superiore nell’ambito della Call for proposals 2024 appena pubblicata, condividiamo i dati della partecipazione italiana alle attività di mobilità e cooperazione E+.

 

Mobilità europea in uscita

La mobilità europea nell’ambito della Call 2023 è stata finanziata con un budget di 113.632.540,00 euro (+7,5%), distribuito tra 272 Istituti di Istruzione Superiore e 14 Consorzi Erasmus; è destinato al finanziamento di 48.054 borse Erasmus per studenti, docenti e staff (erano 45.180 nel 2022). Cresce del 9% il numero delle mobilità destinate ai soli studenti, passando da 40.163 a 43.792.

A Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto va il 50% del budget a disposizione. Tra gli atenei, all’Università Alma Mater di Bologna sono stati assegnati 9.043.690,00 euro (che tradotti in borse corrispondono a 3.825 mobilità); segue l’Università Sapienza di Roma con 5.355.300,00 euro (2.244 mobilità), l’Università degli Studi di Padova con 5.348.262,00 euro (2.283 mobilità), l’Università degli Studi di Torino con 5.159.058,00 euro (2.168 mobilità) e l’Università degli Studi di Milano con 3.859.148,00 euro (1.619 mobilità).

Apprezzata l’esperienza dei Blended Intensive Programmes, programmi intensivi misti che prevedono brevi periodi di attività in presenza combinata con attività di apprendimento e cooperazione online, a cui possono partecipare gruppi congiunti di studenti, personale docente e staff amministrativo provenienti da diversi Paesi. Richiesti da 134 istituti, nel 2023 registrano un incremento del 20,5% passando da 322 a 382.

 

 

 

 

Mobilità extraUE

Con un budget pari a 23.904.497,00 euro, nel 2023 sono state finanziate 5.475 mobilità extraeuropee, tra studenti, docenti, e staff in partenza e in entrata, registrando una crescita del 19% rispetto alla Call precedente.

 

Mobilità in entrata

In attesa dei dati della nuova programmazione, tra la Call 2014 e la Call 2020, 188mila studenti hanno scelto l’Italia, di questi 7mila provenienti da aree extraUe. Tra gli Atenei che hanno accolto il maggior numero di studenti Erasmus, l’Alma Mater di Bologna (15.194), Sapienza Università di Roma (9.095), Politecnico di Milano (8.301), Università degli Studi di Padova (7.914) e Università degli Studi di Firenze (6.809).

 

Identikit dello studente Erasmus

Lo studente Erasmus italiano che sceglie l’Europa come destinazione ha un’età media di 23 anni, che diventano 25 per un tirocinante. Nel 63% dei casi è una studentessa, valore che sale al 65% quando lo scopo della mobilità è uno stage in azienda. Spagna, Francia, Germania e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi sia per studio, con una permanenza media di 5 mesi e mezzo, sia per un tirocinio, che in media dura 4 mesi.

 

 

Progetti di cooperazione

I progetti di cooperazione in ambito Istruzione superiore, che rientrano nelle azioni gestite dall’Agenzia, riprendono a crescere nel 2023, con 35 partenariati approvati (+40%) finanziati con un budget di 11.900.000,00 euro. Si segnala, in particolare, l’elevato numero di candidature ricevute dall’Agenzia che passano da 57 nel 2022 a 97 valutate nell’ultima Call.

 

Azione Jean Monnet

L’Italia si distingue anche nell’ambito delle attività Jean Monnet per l’istruzione superiore, che promuovono la cittadinanza attiva e i valori europei e sostengono l’elaborazione delle politiche a livello nazionale ed europeo, attraverso il dialogo tra mondo accademico, ricercatori e responsabili politici; questo tipo di azioni agisce, quindi, come veicolo della diplomazia pubblica nei confronti di Paesi partner. Nell’ultima Call 2023, all’Ucraina sono stati approvati 86 progetti, seguono l’Italia con 66 progetti e la Spagna (21 progetti).

 

Azione capacity Building

L’Italia è molto attiva anche in riferimento dell’Azione Capacity Building in Higher Education (CBHE), una misura rivolta alla modernizzazione dei sistemi di istruzione superiore dei Paesi Terzi non associati al programma. Con 17 progetti risultati vincitori su 147 approvati complessivamente, l’Italia si posiziona al primo posto nel 2022.

 

Università europee

Questa importante iniziativa della Commissione, lanciata nel 2019, si richiama a modelli di cooperazione transnazionale sistemica, strutturale e sostenibile che rafforzano la qualità, l’offerta formativa, l’attrattività e la competitività internazionale dell’istruzione superiore in tutta Europa, a beneficio degli studenti e del personale, promuovendo contestualmente i valori democratici europei. L’Italia è presente in 32 alleanze – per un totale di 36 istituti di istruzione superiore coinvolti – su 50 attive, di cui 20 finanziate nel 2022 e 30 nel 2023.

 

Erasmus Mundus Joint Masters (EMJM)

Questa azione, gestita direttamente dalla Commissione come le 3 che la precedono, ha l’obiettivo di promuovere l’eccellenza e l’internazionalizzazione degli istituti di istruzione superiore europei attraverso programmi di studio congiunti a livello di laurea magistrale, capaci di attrarre studenti qualificati da ogni parte del mondo. Su 89 progetti approvati tra il 2021 e il 2023, l’Italia ne coordina 4 ed è partner di 30 Master congiunti.

 

Erasmus Mundus Design Measures (EMDM) 

Questa iniziativa, introdotta nel 2021, sostiene lo sviluppo di programmi di studio di secondo livello innovativi e altamente integrati, facilitando l’istituzione di partenariati internazionali. Su 102 progetti approvati tra la Call 2021 e Call 2022, l’Italia ne coordina 8.