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10 Gennaio 2024

Agenda 2030, arrivano due opportunità per le scuole

Per le scuole un concorso su pratiche e proposte di sostenibilità e la possibilità di diventare partner del Patto europeo per il clima

di Isabel de Maurissens

Con l’avvio del 2024, la riflessione sui 17 obiettivi dell’Agenda 2030 assume un ruolo cruciale, non solo nel contesto dell’educazione civica, ma nell’ambito dell’istruzione a tutto tondo.

Comprendere come anche piccoli cambiamenti, magari ispirati dalla teoria dei nudge, possano generare un impatto significativo, è più importante che mai. Proprio a proposito dei nudge, ossia di quei piccoli interventi che possono essere concretamente realizzati per la lotta al cambiamento climatico, invitiamo i lettori ad ascoltare i podcast “Un grado in meno” di Euclipa, la comunità degli ambasciatori italiani per il patto per il clima EU).

Con iniziative di questo genere possiamo iniziare a indirizzare anche le nostre comunità scolastiche verso azioni concrete a favore del clima e degli altri obiettivi dell’Agenda 2030. Ad esempio, con alcune pratiche come il depaving, cioè la rimozione di superfici asfaltate o cementate a favore di spazi verdi, è possibile generare un impatto positivo immediato sulla salute e sul benessere di studenti e docenti (qui un’utile guida per il depaving) Questo approccio, già adottato da molte scuole a Parigi , ma anche in Italia come a Lucca, non solo porta benefici all’ecosistema, ma stabilizza anche l’umore: respirare alcuni batteri benefici del suolo ha infatti effetti positivi sulla salute mentale.

Un esempio eccellente di coinvolgimento delle scuole per la produzione di energia sostenibile è la Comunità energetica Campus Ghisolfa di Milano, nata dalla collaborazione tra due istituti scolastici. Nonostante le comunità energetiche siano ancora poco diffuse in Italia, la community degli ambasciatori italiani del Patto Europeo per il Clima Euclipa si impegna a promuovere anche questo genere di pratiche.

Lo scienziato Stefano Mancuso, nella conferenza Eco Incontri svoltasi a novembre a Pontedera, ha sottolineato la necessità di passare da una transizione ecologica a una vera e propria “conversione ecologica”. In questo senso le scuole, anche quelle dell’infanzia e primarie, possono giocare un ruolo fondamentale, come spiegato anche dalla ricercatrice INDIRE Isabel de Maurissens il 6 dicembre scorso a Palazzo Vecchio nell’incontro del progetto Firenze per il clima).

 

Nei prossimi giorni, le scuole hanno due preziose opportunità da realizzare:

 

  • Concorso MIM-ASviS “Facciamo 17 Goal” (scadenza registrazione: 15 gennaio)
    L’iniziativa, rivolta alle istituzioni scolastiche di scuola dell’infanzia, di ogni ordine e grado, statali e paritarie, e ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti, intende diffondere le tematiche contenute nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e promuovere riflessioni nelle comunità educative sui seguenti temi: pace, giustizia e diritti; disuguaglianze; migrazioni; cambiamenti climatici. Le modalità di partecipazione, alternative l’una all’altra, includono la creazione di un progetto educativo-didattico oppure la realizzazione di un modello sostenibile di scuola, per promuovere la sostenibilità in tutte le sue forme.
    – Modalità A: realizzazione del prodotto di un’esperienza educativo-didattica accompagnata da una Unità didattica di apprendimento esplicativa, da cui si evinca la modalità dell’impostazione interdisciplinare, la metodologia, il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti, l’interazione con il territorio, con enti, associazioni, ecc.;
    Modalità B: realizzazione di un possibile modello sostenibile di scuola e del fare scuola attuato nell’ambito di una o più dimensioni della sostenibilità, per l’intera comunità scolastica, per ciascuna delle sue componenti e per il territorio di riferimento. In relazione alle pratiche adottate, le scuole potranno dare conto dell’impegno e delle scelte operate in merito a: stili di consumo, cura delle relazioni interne ed esterne, comunicazione esterna, formazione dei docenti e del personale della scuola, rapporti con il territorio, coinvolgimento di studentesse e studenti e partecipazione di tutto il personale scolastico.
    Per registrare la propria partecipazione c’è tempo fino al 15 gennaio, ma poi sarà possibile inviare gli elaborati fino al 27 marzo (Scarica qui il modulo di partecipazione).

 

  • Proporre la propria scuola come partner del Patto europeo per il clima
    Il Patto Europeo per il Clima promuove la collaborazione tra persone e organizzazioni, creando una piattaforma per lo scambio di idee innovative, risorse e buone pratiche nello sforzo comune di affrontare il cambiamento climatico. Il bando è rivolto alle scuole, oltre che alle organizzazioni impegnate ad affrontare i cambiamenti climatici e a contribuire a un futuro sostenibile. Diventando partner del Patto per il Clima, ogni scuola può ottenere il riconoscimento della sua azione per il clima, mostrare i suoi risultati, impegnarsi con la comunità partecipando a eventi di networking e di apprendimento tra pari, e accedere alle risorse del Climate Pact Knowledge Hub.
    Anche in questo caso la scadenza è fissata al 15 gennaio.
    Per ulteriori informazioni: partnerships@euclimatepact.eu.