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Asilo Nido 'Iotti', Reggio Emilia

Un nido che non è ‘casa’ ma ambiente per una comunità alla continua ricerca di nuovi percorsi di conoscenza. Lo spazio – nato dal lavoro di architetti e pedagogisti - è interpretato con una sensibilità che lo differenzia nettamente dalla consueta immagine del nido.

scala

La scala-scivolo delle sezioni

L’asilo d’infanzia Nilde Iotti è nato nel 2003, per iniziativa del Comune di Reggio Emilia, da un progetto fortemente modellato dal dialogo con la pedagogia, e rappresenta una soluzione nuova e decisamente diversa rispetto all’immagine tradizionale dei nidi d’infanzia. Accoglie 84 bambini per 3 classi di età, più la sezione Agorà, condotta da un’associazione di genitori, che ospita piccoli dai 19 mesi ai 4 anni. 
 
La forma compatta del fabbricato è divisa da un grande atrio rettangolare - la piazza - che attraversandolo completamente sconfina sui lati opposti in due alte verande e crea ampi cannocchiali visivi verso il parco all’esterno.
Sulla piazza - cuore della vita della scuola - si attestano tutti gli spazi: da una parte l’ingresso, alcuni servizi e la cucina, dall’altra le quattro sezioni divise dal vano dell’accoglienza, posto davanti all’entrata.

esterno

Il Nido è attraversato da elementi di continuità visiva e spaziale con l‘esterno: in primo piano le ampie vetrate dei giardini d’inverno e le lamelle in legno che schermano i miniatelier, lasciando filtrare la luce naturale.
A sinistra la sporgenza vetrata sulla parete forma una nicchia di avvistamento, mentre l’alta veranda è il punto di contatto tra la piazza interna ed il giardino.

La dimensione degli spazi è decisamente diversa da quella tradizionalmente misurata del nido. I volumi da una parte moltiplicano la loro ampiezza perché costantemente aperti e collegati tra loro, dall’altra si sviluppano in verticale secondo doppie altezze e sono tutti dotati di soppalchi.
 
Anche gli arredi sono lontani dal richiamare la classica iconografia del nido, ed esprimono una certa neutralità emotiva, con forme lineari, prive di forti connotazioni e decorazioni. Gli angoli di attività, aperti rispetto al resto dello spazio, mantengono un carattere accennato, non finito. 
 
Il paesaggio cromatico creato dai mobili e da alcune tonalità sui muri comprende solo colori secondari e non saturi, per non interferire con l’attività dei bambini.