La volontà di interpretare lo spazio come luogo non neutro rispetto all’ apprendimento è evidente sia in senso funzionale, ad esempio come ricerca di polivalenza o riconoscimento dello spazio individuale, sia nel senso della vivibilità, come attenzione alla caratterizzazione, al comfort acustico, alla gradevolezza e all'ospitalità degli ambienti.
Spazio di informatica dentro l’aula, scuola King
Creare ambienti connotati in certi punti dell’aula ha influito fortemente sulla didattica. Lo spazio è l’argomento unificante, dove si concentrano il sostegno globale ai processi di apprendimento e la ricerca di vivibilità dell’ambiente, e da cui si attivano molte esperienze innovative.Per migliorare la funzionalità e avere una classe che si trasforma durante la giornata, sono stati ideati tavoli su misura in forme diverse, accostabili e dotati di 2 ruote per essere spostati con facilità. A questi si aggiungono piccoli tavoli ribaltabili, utili per definire spazi di lavoro individuale.
Arredi realizzati per migliorare la funzionalità dello spazio
Progettare ed agire per migliorare la vivibilità della scuola ha significato anche costruire senso di appartenenza, base indispensabile per sviluppare uno spontaneo senso di responsabilità verso i luoghi.
Da questa riflessione deriva anche la capacità di guardare alle cose con senso estetico, senza dimenticare che esiste anche un’estetica dell’uso: la gestione attenta e pensata dei luoghi è un comportamento capace di dare bellezza a quello che esiste, anche in condizioni di risorse limitate.
La vivibilità è attenzione all’uso del colore, della luce, dell’acustica, dei materiali. La mensa ad esempio è luogo del nutrimento del corpo ma anche della spirito. Qui trovano posto pannelli separatori e tavoli piccoli, dove mangiare con 3 o 4 compagni.
Oltre allo spazio aula il progetto ha attivato diverse esperienze innovative sugli spazi fuori dalla classe, lo spazio mensa, e gli arredi. Tutte le proposte possono contare anche sugli stimoli che arrivano dalla culturapedagogica che la città esprime dall’esperienza delle scuole dell’infanzia reggiane, dalle ludoteche, dal centro di riciclaggio creativo Remida.