Sviluppare senso di appartenenza verso i luoghi della scuola è uno dei punti chiave del progetto perché da qui nascono la cura spontanea e il senso di responsabilità.
Un luogo vissuto in modo complesso ed articolato può riportare un’immagine non sempre facilmente interpretabile e leggibile perché racconta nella propria realtà le tante e diverse esigenze e particolarità riconosciute ed espresse. Nella foto: l’atrio della scuola media don Borghi, arredato dai ragazzi.
Le panche
E' stata fatta grande attenzione a condividere ogni passo, ogni trasformazione dello spazio con i ragazzi. Se l’aula è lo spazio di riconoscimento di ogni gruppo, per sentirla come tale è necessario prendere delle decisioni insieme: cosa esporre, come orientare i mobili, dove mettere la biblioteca. Questo modo di procedere ha portato non solo coinvolgimento ma anche consapevolezza: ha condotto i bambini a ripensare gli spazi didattici mediando tra i loro desideri e le opportunità di sostenere i propri apprendimenti. Da qui deriva anche il riconoscimento del diritto a uno spazio proprio all’interno della scuola, che può significare la presenza di postazioni di lavoro individuale, ma anche avere in aula una nicchia o un cassetto personale. Anche l’usodidattico dei corridoi, necessariamente condiviso con gli altri bambini della scuola, chiama a svilupparsi il senso di responsabilità e richiede una chiara capacità di darsi delle regole.
Nella mensa l’autoservizio dei bambini educa alla autonomia e alla responsabilità ed è reso possibile da mobili speciali adatti a riporre le stoviglie e progettati su misura
Il progetto 'Qualità dell’abitare a scuola' è espressione di un pensieropedagogicoforte e di una cultura che si è costruita nella città, sicuramente nata e diffusa insieme all’esperienza complessa e rilevante della scuola dell’infanziareggiana, testimonianza di come il senso di appartenenza a questi valori e la volontà di renderli veri e realizzabili siano molto forti e sentiti. Il progetto conferma e promuove l’idea di Bambino come soggetto competente e risorsa per tutti. Da qui discende la necessità di pensare e realizzare luoghi che sostenganol’autonomia e la capacità nella crescita e negli apprendimenti dei bambini e dei ragazzi. Da qui è venuto quindi un progetto che si occupa di ambienti e della loro qualità per declinare e realizzare al meglio i vari percorsi di progettazione ed attuazione di una reale educazioneinclusiva in grado di sostenere la relazione e lo scambio tra i diversi contesti.