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14 Dicembre 2016

Le fotografie dello studio Barsotti nell’Archivio Storico Indire

L’architettura nelle immagini dei Barsotti, fotografi in Firenze (1893-1982). Ricostruzione virtuale di un archivio fotografico

di Pamela Giorgi, Irene Zoppi

Foto edificio FirenzeCantieri, edifici vecchi e nuovi, paesaggi urbani, ponti e infrastrutture, ma anche disegni di progetti e plastici sono i soggetti degli oltre settemila tra positivi e lastre ritrovati nei vari archivi italiani, tra cui quello Indire: le riprese fotografiche dei Barsotti evidenziano lo stretto rapporto tra fotografia e architettura, di cui mettono in risalto le forme e le caratteristiche strutturali.

Numerosi scatti del Centro Didattico Nazionale di Firenze (antecedente istituzionale dell’Indire) nella sede di Palazzo Gerini, a firma del celebre studio fotografico fiorentino specializzato in architetture, sono pubblicati oggi in un bel catalogo dal titolo Toscana ’900 – L’architettura dei Barsotti fotografi (Sillabe, 2016) a cura di Gabriella Carapelli e Mauro Cozzi.

 

barsotti_2Come altre immagini di interni ed esterni razionalisti presenti nel catalogo, anche le fotografie dell’Archivio Storico Indire documentano che lo studio Barsotti fu testimone di vari eventi di rilievo per l’architettura degli anni Quaranta.

Tra questi, l’inaugurazione del Centro Didattico Nazionale a firma di Giovanni Michelucci, nel 1941. Queste immagini, conservate nell’Archivio Storico Indire, rientrano tra le documentazioni e i reportage che lo studio fotografico fiorentino realizzava su commissione pubblica, in particolare sulle nuove costruzioni e sugli ammodernamenti della città.

barsotti_3Gli ambienti del Centro, progettati da Giovanni Michelucci e realizzati grazie alla collaborazione di Leonardo Ricci e Giuseppe Gori, sono ritratti dai Barsotti nella loro più elegante essenzialità, con una limpidezza dell’inquadratura che è il tratto distintivo di tutta la loro produzione dedicata alle forme architettoniche. Le fotografie documentano ad esempio la Biblioteca, con il soppalco sorretto da colonne binate e la sala di lettura, le sale dedicate agli istituti classici e all’educazione tecnica, la sala degli istituti agrari con la pergola a tromp l’œil dipinta sul soffitto, e il salone delle adunanze.

Le sale, gli arredi e le collezioni esposte vengono sistematicamente mostrati nelle fotografie, sottolineando sempre primariamente lo spazio funzionale realizzato da Michelucci, secondo il quale «l’architettura d’interni è quell’insieme che va dal puro disegno di mobili all’involucro che li contiene e costituisce l’elemento qualificativo dello spazio architettonico». Una testimonianza fotografica della concezione d’insieme voluta dall’architetto, specificatamente studiata in relazione alle funzioni svolte dal Centro Didattico Nazionale, che permette oggi di ricostruire l’assetto originario del Centro, data la parziale perdita degli arredi dopo l’alluvione del 1966 e le successive modifiche dovute alle variazioni d’uso delle sale, destinate oggi a uffici.

barsotti_4Le foto Barsotti documentano anche la riapertura del Centro nel Dopoguerra e l’Esposizione Internazionale dell’Educazione all’Aperto, allestita nel 1949 nelle sale al primo piano di Palazzo Gerini. Lo studio Barsotti fu inoltre incaricato di documentare la nuova sistemazione delle sale espositive dedicate agli Istituti agrari e nautici, della Saletta dell’Istruzione Tecnica e della Biblioteca di Letteratura Giovanile.
Insieme alla documentazione delle sale del Centro, l’Archivio Storico Indire conserva anche alcune fotografie Barsotti, inviate negli anni Quaranta dalla scuola elementare “Vittorio Emanuele III” di Firenze. Sullo sfondo delle architetture scolastiche interne ed esterne, le immagini ritraggono anche gli alunni, in posa, durante le attività didattiche di sbalzo, disegno, lavoro laboratoriale sempre attentamente documentate dal Centro Didattico Nazionale, interessato da sempre all’ambito della didattica nella “scuola attiva”.

La qualità delle fotografie Barsotti è tale che si è sentita l’esigenza di effettuare un recupero dell’archivio di questo studio fotografico – largamente attivo per quasi tutto il XX secolo, prima con Ferdinando e poi con il figlio Gino, nella sede di via della Scala 4 – perduto però per la piena dell’Arno del 1966. La ricostruzione virtuale dell’archivio – promossa per iniziativa di Mibac, Sovrintendenza Archivistica per la Toscana, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze, Fondazione Giovanni Michelucci e Archivio Storico Comunale di Firenze  e tuttora in corso – è avvenuta attraverso il censimento delle varie fotografie a firma Barsotti sparse in vari enti di conservazione italiani.

La lunga ricerca, svolta da Gabriella Carapelli, ha condotto alla creazione di un catalogo virtuale in cui sono state inserite oltre seimila unità documentarie. La navigazione virtuale all’interno dell’intero corpus fotografico di Barsotti permetterà di mettere in relazione soggetti e contenuti delle immagini con enti di provenienza e autori delle opere ritratte. Tra le immagini inserite, rientreranno anche le fotografie dell’Archivio Storico Indire, oggi catalogate e già visibili sul database online FotoEdu “Archivi fotografici per la storia della scuola e dell’educazione”.

 

 

Per approfondire: