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'Panta Rei', Centro di educazione ambientale, Perugia

Un centro di educazione ambientale realizzato attraverso un radicale recupero ecologico, e diventato un cantiere permanente di studio e sperimentazione.

un edificio

Panta Rei è un centro per attività didattiche, anche residenziali, realizzato su una collina che si affaccia sul lago Trasimeno, in provincia di Perugia. Oltre ad ospitare attività per i bambini e le scuole, è un centro di formazione per professionisti e adulti ed accoglie i campi del Servizio Civile Internazionale.
L’intervento si è caratterizzato fin dall’inizio per la particolarità dell’intero processo di progettazione e costruzione. È nato dall’incontro tra i soci della cooperativa agricola Panta Rei e l’architetto Rainer Toshikazu Winter di AAd’a (Atelier Ambulant d’architecture, associazione europea che opera per la rivitalizzazione socio-ambientale dei luoghi) affiancati da una rete di collaboratori che hanno fornito la loro consulenza per la terra cruda, gli impianti e la fitodepurazione. Tutti i protagonisti erano accomunati dall’obiettivo di mostrare concretamente come costruire secondo i principi dello sviluppo sostenibile, riuscendo ad avviare la sperimentazione di molte tecniche bioedili, tra cui serre, bacini di fitodepurazione, pareti in terra cruda, ecc.
L’intervento è stato cofinanziato tramite il programma europeo LEADER II.

laboratori

Laboratori in terra cruda.

Sono tre gli elementi che distinguono questo intervento: la scelta di fare del progetto sostenibile un campo di sperimentazione continua, il saper utilizzare l’architettura stessa per insegnare l’educazione ambientale, e la capacità di diventare un cantiere permanente che diffonde competenze e capacità critica, facendo partecipare alla costruzione del centro stesso non solo le persone che lo gestiscono ma anche i visitatori che qui vengono ad imparare.

corridoio

 Il progetto sostenibile è un terreno di ricerca e le scelte ottimali non possono venire da cataloghi predefiniti di soluzioni ecologiche, nascono piuttosto da processi di ricerca su materiali e tecnologie, sempre relazionati ad un contesto.

una vetrata

Aperture nella serra del dormitorio


Panta Rei è formato da tre fabbricati principali, ex capannoni zootecnici trasformati in dormitorio, sala polivalente e centro aule e accoglienza. Lo spazio esterno, di circa un ettaro e mezzo, comprende un orto, un frutteto, un impianto di fitodepurazione, un ampio piazzale e parte del bosco circostante.

casetta degli odori

È l’architettura stessa ad insegnare l’educazione ambientale, perché promuove comportamenti consapevoli attraverso la vita e la gestione del centro, mostrando la possibilità di modi diversi di abitare.

Nella foto: la casetta degli odori.

L’approccio progettuale ha cercato una dimensione più integra e complessa del linguaggio architettonico, legata sia agli aspetti materiali e funzionali, sia a quelli attinenti alla sfera sociale e psicologica.
Questo ha significato non solo valorizzare gli aspetti sensoriali, ma anche saper mettere in gioco le risorse umane coinvolte, attraverso la progettazione e costruzione partecipata. L’auto costruzione di un muro, ad esempio, porta con sé l’esperienza e l’impronta di chi lo ha fatto, che essendo la stessa persona che lo abita, ha un doppio investimento su di esso.
I committenti (soci della cooperativa agricola) hanno partecipato non solo alla progettazione ma anche alla costruzione del centro, e le attività didattiche comprendono regolarmente cantieri scuola per un apporto continuo alla costruzione di Panta Rei.

lavoro dei ragazzi


Il progetto deve saper mettere in gioco le energie umane coinvolte, farle entrare non solo nella progettazione, ma anche – attraverso il cantiere permanente - nella gestione e nella costruzione continua legate all’abitare concreto e quotidiano.

Nella foto: realizzazione di intonaci in terra cruda.