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processi costruttivi

• Murature e solai
Per le murature sono state impiegate diverse soluzioni:
muratura mista. È applicata, ad esempio, in alcuni tamponamenti esterni, realizzati con tre tipi di mattone: laterizio cotto pieno alla base, per contrastare le possibili infiltrazioni di umidità, mattoni crudi forati nella parte centrale, per isolare termicamente e regolare l’umidità interna, mattoni crudi pieni come riempimento nella parte superiore.
muratura in terra e paglia, realizzata anche in autocostruzione. I muri vengono costruiti con balle di paglia, tenute da un telaio di stecche di irrigidimento. Sopra il tutto è applicata argilla impastata con la paglia. L’ecobilancio evidenzia la convenienza della terra cruda: è fatto da argilla proveniente da una cava locale, più sabbia e fibra di legno sminuzzata.
muratura interna in mattoni di terra cruda, non intonacati.
muratura in porotherm con intercapedine di sughero per aumentare la capacità di coibentazione.

un 'occhio' nel muro

Le finestrelle rendono visibile la muratura in terra e paglia e il telaio ligneo di irrigidimento. Dentro una casseratura viene costruito un telaio di legno, riempito con balle di paglia tenute insieme da stecche di bambù. Sopra viene applicato uno strato di terra cruda impastata con la paglia. Il basamento è in mattoni cotti, per impedire risalite e infiltrazioni di umidità. Questo sistema costruttivo è opportuno nei luoghi dove esiste una cultura materiale della terra cruda.

l'impianto di riscaldamento

La stesura dell’impianto di riscaldamento a pavimento. Per impedire la risalita di umidità è stato gettato un letto di ghiaione, coperto da  cemento e da uno strato di conchiglie frantumate, che bloccano la risalita dell’acqua. Sopra questo, alcuni muricci sostengono un tavolato e consentono il passaggio dell’aria (solaio areato).
Sul tavolato è steso un getto di cemento rinsaldato da una rete di plastica, un materasso di canne di lago, una doppia griglia di listelli che sostengono il tubo di rame del riscaldamento e il pavimento in listre di legno. Un getto di sabbia crea una massa termica che collabora a diffondere il calore. Per coibentare il pavimento è stata usata la canna di lago, proveniente dalla Romania

 Coperture

La scelta delle tecnologie e dei materiali da impiegare per il manto di copertura delle 3 strutture è stata guidata da 2 priorità: i vincoli dati dalle strutture preesistenti e la valutazione complessiva (ecobilancio) di vantaggi e svantaggi legati al loro impiego.
Le coperture del blocco dei laboratori e del blocco aule e sala ristorante sono in rame. Data la scarsa pendenza, che rendeva impraticabile la costruzione di un tetto in laterizio, è stato individuato il rame come valida alternativa, in base all’ecobilancio del materiale. Nonostante un maggiore costo iniziale il rame infatti è riciclabile all’infinito e rappresenta un investimento per il futuro.
Il tetto del blocco foresteria è in alluminio riciclato. Nonostante l’alto costo della fase produttiva, l’ecobilancio complessivo ha reso accettabile l’impiego dell’alluminio, perché proveniente da un processo di riciclaggio. Questo fattore diminuisce in modo notevole tutto il lato problematico, senza però escluderlo.

Tutte le coperture sono ventilate. Per la coibentazione sono stati utilizzati sughero e pannelli in canna di lago.